Revolution. Il vento del ’68 trascinò tutti. Anche loro due:
Nel ’68, a Torino, un’avvincente storia di amore tra una studentessa operaista e un magistrato venuto dal profondo Sud, militanti per formazione socio-culturale su barricate ideologiche diverse ma uniti dalla passione per la poesia. La storia affronta le profonde lacerazioni fra Nord e Meridione d’Italia, lo sfruttamento dei lavoratori, l’emigrazione, la condizione di subalternità delle donne, il dilagante potere criminale sull’intero territorio delle organizzazioni ‘ndranghetiste con relative diramazioni politiche. E ancora, dall’interno del Sistema, la serrata critica all’apparato giudiziario e alla mentalità non di rado retriva dei suoi operatori.
Marcello Vitale
Alto magistrato della Corte di Cassazione e Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Roma, nato in Calabria, si è trasferito agli inizi della sua carriera a Torino. Ivi, durante la contestazione studentesca e gli albori del terrorismo, ha svolto le funzioni di sostituto Procuratore della Repubblica. Rientrato in Calabria, è stato titolare della Corte di Assise di Catanzaro, Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme e Presidente della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro. Si è occupato di numerosi procedimenti a carico di pericolose Organizzazioni Criminali, ricevendo gravi minacce. È stato inoltre Presidente della Giunta Distrettuale A.N.M. della Magistratura Calabrese. Autore di sette raccolte di poesie, gli sono stati attribuiti diversi premi e riconoscimenti riportando l’apprezzamento di prestigiosi critici letterari, e tra i tanti , Giancarlo De Cataldo e Walter Pedulà